Ramen (quasi) vegetariano

Difficoltà: Principiante
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Ramen vegetariano fatto in casa? Non bastava il sushi senza pesci? Direi di no, qui proviamo cose nuove e interessanti!
Tutto è iniziato dopo il viaggio in Giappone, dove lo abbiamo assaggiato per la prima volta e ogni ciotola era una bellezza calda e fumante. Ramen di carne, ramen di pollo, vegetariano, ce ne sono di tutti i tipi.
Tornati a casa ho deciso: “Lo rifaccio da me! Che ci sarà di difficile, è un brodo, sarà facile.“. Spoiler: non proprio.

Si comincia dal brodo dashi, base del ramen, che ha un nome elegante, ma quando ho provato a farlo a casa mi sentivo più un apprendista maga, con ingredienti strani e un calderone, piuttosto che una cuoca zen.

Il segreto del dashi è la semplicità, solo acqua, alga kombu e katsuobushi.
Prima difficoltà: innanzitutto vanno cercati gli ingredienti. Oh trovali! E quando li hai trovati… beh usali!
Davanti al pacchetto di alghe annodate mi sono fermata chiedendomi se stessi cucinando o davvero preparando una pozione.
Quando poi ho aperto il sacchetto di katsuobushi (le scaglie di tonno essiccato), ho avuto un attimo di panico: sembravano bucce secche di cipolla.
No, vabbè, scherzo, il katsuobushi l’avevo mangiato sui takoyaki a Tokio, sapevo cos’è. 😋
Fidatevi, basta buttarlo nell’acqua calda e all’improvviso la cucina profuma come un izakaya.

Adesso arriviamo anche al ramen vegetariano.
Perché sì, non sempre si deve mettere la carne nel ramen per sentirsi in Giappone.
Io ho messo tofu, uova sode tagliate a metà e funghi shiitake che, diciamocelo, sono abbastanza simili agli champignon o ai portobello. Se non trovate gli shiitake (solitamente si trovano disidratati) potete usare gli ottimi funghi nostrani.
Al mio ramen ho aggiunto anche il cavolfiore, anche “perché era in frigo“. Proprio come la nostra, anche la cucina giapponese fatta in casa può essere improvvisazione.

Il risultato? Una ciotola fumante che non sarà mai identica a quella slurpata (più o meno rumorosamente) a Tokyo, ma che fa sorridere di gusto e di ricordi.
Ogni cucchiaio è un piccolo teletrasporto: chiudi gli occhi e senti le luci di Shinjuku, i tintinnii delle gashapon, i gingle delle fermate della metro, i profumi…
E poi li riapri e sei nella tua cucina occidentale, con la tovaglia a quadretti e il gatto che tenta di rubarti qualcosa dal piatto. Ma che c’entra il gatto ora, io manco ce l’ho il gatto!

Insomma, il mio ramen vegetariano è un po’ Giappone, un po’ occidente, e soprattutto un sacco di gusto con gli HamiciInCucina!

P.S.: se lo volete fare proprio vegetariano va tolto dagli ingredienti il katsuobushi , mentre se lo volete vegano va tolto anche l’uovo, ma vi assicuro che, anche senza, resta buonissimo e caldamente confortante!

Ramen (quasi) vegetariano

Difficoltà: Principiante
Stagione migliore: Adatto tutto l'anno

Ingredienti

Cooking Mode Disabled

Per il brodo dashi

Per il ramen

Preparazione

Brodo Dashi

  1. Come prima cosa, se li usi, metti i funghi shiitake in ammollo.

    Essendo secchi necessitano di un ammollo piuttosto lungo, anche mezza giornata.

    Siccome galleggiano, io li tengo giù sott'acqua con un coperchio.

    Appena saranno reidratati butta l'acqua.

  2. In una pentola capiente metti l'acqua e le alghe kombu in immersione.

    Lascia le alghe immerse nell'acqua per almeno un'ora.

  3. Dopo un'ora l'alga si sarà reidratata.

    Metti la pentola sul fuoco e, appena inizia a bollire, togli tutta l'alga kombu (tienila da parte) altrimenti il brodo potrebbe diventare un po' amaro.

  4. Aggiungi ora i fiocchi di katsuobushi essiccati.

    Appena il liquido bolle di nuovo, abbassa la fiamma al minimo e cuoci a fuoco lento per 5 minuti.

  5. Passato il tempo il brodo dashi sarà pronto, ma va filtrato con un colino a maglie fitte.

    (Il katsuobushi bollito puoi buttarlo o mangiarlo, come preferisci).

Il ramen ovo-vegetariano

  1. Fatto il brodo dashi puoi aggiungere al tuo ramen gli ingredienti che preferisci.

    Io stavolta ho messo i funghi shiitake, le uova sode ma non troppo, il tofu vellutato e il cavolfiore bollito.

    Ma puoi metterci chicchi di mais, noodles, alga nori, cipollotto, miso o quel che suggerisce la vastissima cucina orientale.

    Nota: questa non è la ricetta "origgginale garantita" ma una buona imitazione nostrana.

    Buon appetito da HamiciInCucina.it!

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