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Macchine per la pasta

macchina per la pasta - spaghetti

L’Italia vanta secoli di storia nell’arte culinaria. In questa storia, la pasta la fa da regina come in nessun altro paese al mondo: la pasta è tradizione, cultura, estro e fantasia.
Grazie alla possibilità di utilizzare farine diverse e produrre forme diverse, la pasta fatta con le macchine casalinghe sta sostituendo quella commerciale nelle case degli italiani.

Gli italiani e la pasta

Macchine per la pasta ad estrusione

Negli ultimi periodi stiamo assistendo ad un ritorno della produzione della pasta fatta in casa, grazie all’uscita sul mercato di impastatrici non professionali o semi-professionali. Queste macchine permettono di creare impasti (da poche centinaia di grammi fino a diversi chili) partendo da semole, farine bianche, farine senza glutine, miscele di vari tipi, con o senza uovo, ed estrudere utilizzando trafile intercambiabili in bronzo (anche se in realtà sono di ottone) o POM (un materiale plastico per uso alimentare il cui termine tecnico è poliossimetilene o teflon ruvido).
Non ultima, la possibilità di produrre con queste macchine anche gnocchi, grissini e biscotti.

Macchina per la pasta
Macchina per la pasta
Macchina per la pasta
Macchina per la pasta
Vari tipi di macchine per la pasta ad estrusione

Questa impastatrici producono pasta per “estrusione“.
Gli ingredienti vengono impastati direttamente dalla macchina e, successivamente, l’impasto viene compresso e fatto passare nelle trafile, che danno alla pasta la forma prescelta.

La produzione è abbastanza veloce: se non contiamo il tempo di riposo, ma solo la fase di impasto ed estrusione, in 10 minuti potremo produrre circa 500gr di pasta fresca.

Grazie all’intercambiabilità delle trafile e all’uso di svariati tipi di farine, è possibile creare paste casalinghe molto variegate nella forma e negli ingredienti.
Possiamo aggiungere colore alla nostra pasta aggiungendo coloranti naturali (nero di seppia, curcuma, estratto di basilico, di spinaci, di bietola, …. ) oppure ad uso alimentare.
Aggiungendo, ad esempio, il limone direttamente all’impasto, potremo fare degli spaghetti al profumo di limone, che ben si abbinano ad uno spaghetto allo scoglio.

La pasta prodotta si conserva in frigorifero per un paio di giorni, coperta da un canovaccio.
E’ possibile anche congelarla (basta farla asciugare un paio d’ore e poi metterla in freezer) oppure essiccarla: quest’ultimo procedimento è abbastanza delicato per la pasta in casa ma, se fatto bene, può portare alla produzione di pasta molto simile a quella in commercio.

Macchine per la pasta a laminazione

Le macchine della pasta a cui eravamo precedentemente avvezzi, erano a laminazione: l’impasto (preparato precedentemente) veniva fatto passare tra due rulli in cui si poteva regolare lo spessore della sfoglia prodotta; successivamente la sfoglia veniva utilizzata così, per preparare pasta ripiena (ravioli, tortelli, …) oppure con altri rulli, per produrre pasta lunga (spaghetti, tagliatelle o simili).
Questa macchina per la pasta, comunemente chiamata Nonna Papera, si trovava praticamente in ogni famiglia e ci ha introdotti alla pasta fatta in casa.

macchina pasta
Macchina pasta a laminazione

Con la pasta fatta in casa si è rafforzato il legame tra gli italiani e la pasta!

Consigli

  • Non esiste l’impasto con dosi perfette: nella preparazione e riuscita dell’impasto incidono le farine utilizzate (marca e tipo) e le loro condizioni di conservazione, l’umidità presente nell’aria. Quelle che troverete indicate nelle ricette di questo sito sono indicazioni di massima, il resto viene lasciato alla sensibilità di chi fa la pasta.
  • L’impasto dovrebbe risultare granuloso prima dell’estrusione e MAI compatto (com’è invece quello per le macchina a laminazione). Se l’impasto è povero o troppo ricco di liquidi, nella trafila tenderà a formarsi un “tappo” che bloccherà l’estrusione.
Impasto semola per macchina pastapizzoccheri - impasto
Un esempio di impasto con semola e con grano saraceno
  • Se vengono utilizzate farine prive di glutine (riso, mais, grano saraceno, etc.), occorrerà aggiungere un “addensante” che leghi il prodotto estruso: lo xantano (un amido di origine vegetale) è la soluzione migliore.
  • Per fare sviluppare una buona dose di glutine, dopo il primo impasto spegnete la macchina e lasciate riposare il composto per una ventina di minuti. Successivamente riaccendete la macchina, fate mescolare nuovamente l’impasto e procedete con l’estrusione.
    Se invece utilizzate farine prive di glutine (riso, grano saraceno, …) con lo xantano, dopo il primo impasto procedete direttamente con l’estrusione senza la fase di riposo.
  • Per avere un’estrusione perfetta, consiglio di scaldare la trafila in un pentolino con acqua calda appena prima dell’estrusione, in maniera tale da avere sin da subito un’estrusione perfetta.
  • Per pulire le parti della macchina (vaschetta che contiene l’impasto, coperchio e tornio) utilizzare acqua e una spugnetta non abrasiva; se l’impasto conteneva uova utilizzate anche un po’ di sapone.
    Per la pulizia delle trafile, vi consiglio di lasciare asciugare all’aria la trafila e, quando l’impasto in essa contenuto sarà seccato, rimuovetelo utilizzando un cacciavite a punta molto fine oppure l’attrezzo per la pulizia delle trafile se fosse compreso tra gli accessori.

Domande

  • All’impasto, devo aggiungere sale?
    • Non è ncessario aggiungere il sale all’impasto; è vero che il sale interagisce con il glutine rafforzandolo, ma è meglio evitarlo nella preparazione della pasta fatta in casa. L’impasto deve essere “sciapo” (come si dice in Toscana”), il sale andrà aggiunto nell’acqua di cottura (la pasta assorbirà quello necessario).
  • All’impasto devo aggiungere olio?
    • Anche in questo caso, non è necessario aggiungere l’olio all’impasto. L’olio rende l’impasto più morbido, e nella preparazione della pasta fatta in casa è controindicato. Molte persone lo aggiungono in quanto, in questo modo, l’estrusione viene facilitata; ma lo stesso obiettivo lo potete ottenere scaldando la trafila in un pentolino e montarla prima dell’estrusione. Senza olio otterrete una pasta più consistente, con l’olio una pasta più morbida (come se utilizzaste della farina di grano tenero).
  • Al termine della preparazione della pasta, avanza dell’impasto. Cosa ne posso fare?
    • Dopo aver pulito la trafila dall’impasto, aggiungetelo a quello che rimane nel contenitore. Tagliatelo a piccoli pezzettini e mettetelo in un sacchetto da gelo nel freezer. Quando ne avrete a sufficienza, scongelatelo per un paio d’ore, frullatelo con un robot da cucina e avrete un impasto pronto. Vi consiglio di aggiungere un paio di cucchiai di semola ogni 600gr di impasto scongelato, per assorbire acqua in eccesso che si è formata durante il congelamento. Mettetelo nel contenitore della macchina della pasta e procedete con un impasto ed estrusione. NON aggiungete altri liquidi, l’impasto proviene da impasti precedenti ed è già idratato a sufficienza.

Le ricette

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